Con un ordine esecutivo al suo primo giorno di insediamento, Donald Trump defila gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sul clima. Non c'è nessuna sorpresa: era già successo nel 2017, ma questa notizia ci fa capire quanto siano precarie le decisioni prese dalle élite politiche, seppure di fronte al diritto internazionale, e rende ancora più urgenti riflettere e agire dal basso sulla cura del pianeta, tutt’uno inscindibile con la cura di noi stessi. È proprio a questa esigenza che vogliamo rispondere con il primo weekend di studi a sfondo fisico mai organizzato da Scholé: Cambiamento climatico nel Mediterraneo: comprendere, per agire.
L'iniziativa vede l'intervento del fisico del clima Davide Faranda e di fatto segna l'inizio delle attività di Scholé nell'anno sociale dedicato alla Cura.
Davide è direttore di ricerca (CNRS) in fisica del clima presso il Laboratoire des Sciences du Climat et de l'Environnement (LSCE) dell'Università di Parigi-Saclay e l'Institut Pierre Simon Laplace. La sua ricerca si concentra soprattutto attorno alla relazione tra i cambiamenti climatici e gli eventi metereologici estremi, come le ondate di caldo o di freddo, le tempeste e gli uragani, la siccità etc.
Allo stesso tempo Davide si occupa di problemi più teorici in fisica statistica: dalle transizioni di fase nei sistemi complessi, di cui l'ecosistema è un esempio, alla descrizione della turbolenza in un fluido, tramite un approccio statistico alle equazioni di Navier-Stokes.
Nel weekend del 21-23 febbraio affrontiamo con Davide la fisica del cambiamento climatico, con lo sguardo rivolto alle conseguenze sull'incidenza di eventi estremi ma anche in relazione alle pratiche che è possibile adottare come collettività per mitigarne gli effetti. In questo caso la zona rossa sul planisfero che è oggetto di riflessione ci tocca da vicino: è la fascia Mediterranea, una delle zone più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.
Come al solito, il weekend si svolge su tre giornate. Nella prima capiamo cosa vuol dire elaborare un modello fisico del clima, di modo da riprodurre “sulla carta” gli effetti che osserviamo quando variano i parametri chiave (temperatura globale, concentrazione di CO2 etc.) e dunque fornire previsioni attendibili sugli scenari futuri. Nella seconda mettiamo le mani in pasta con un laboratorio. Utilizzando Climarisq (clicca QUI), un'app ideata e sviluppata da Davide in collaborazione con l'Università di Parigi-Saclay, vestiamo i panni della governance di un continente e siamo chiamati a fare scelte politiche, sociali ed economiche in chiave ecologica, prestando tuttavia attenzione alle capacità di spesa e alla base del consenso politico. Nella giornata conclusiva riflettiamo sulle pratiche concrete e collettive in contrasto al cambiamento climatico e sulle strategie di adattamento che le comunità dovranno adottare.
Per rafforzare la riflessione e affiancare Davide nello svolgimento del laboratorio convergeranno a Roccella i membri del nucleo organizzativo delle iniziative di fisica. Vi aspettiamo dunque numeros*, car* compagn* di pensiero, e vi incoraggiamo a partecipare online nel caso in cui materializzarvi (di questo però parliamo il prossimo anno) non sia possibile.
Presentazione di Federico Scali
DOVE E QUANDO
Centro Studi "Elisa Scali" Via Umberto I, 106, 89047 Roccella Jonica (RC)
- 21/02 ore 17.00
- 22/02 ore 17.00
- 23/02 ore 10.00
COME PARTECIPARE
Per il modulo di iscrizione clicca QUI
Quota di partecipazione:
- 30 €.
- 20 €. (soci Scholé)
- 10 €. (studenti liceali / on-line)
Agli iscritti on-line sarà inviato il link Zoom per partecipare. Ai partecipanti sarà consegnata l'antologia con i materiali scelti dal relatore, il quaderno, la penna e l'attestato di frequenza. Per versare la quota è possibile effettuare un bonifico, utilizzare PayPal, donarla in presenza.
BONIFICO: Associazione Culturale Scholé Centro Studi Filosofici
Iban: IT79Q0103081520000000634622
Swift/Bic: PASCITM1RC8
Banca: MPS Banca
Causale: Think Sharing WE febbraio 2025
PAYPAL: paypal.me/schole106
Per info:
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ABSTRACT
Davide Faranda Cambiamento climatico nel Mediterraneo: comprendere per agire
Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, e il Mediterraneo è una delle regioni più vulnerabili. I suoi effetti sono già evidenti: dall’aumento delle temperature alla crescente frequenza di eventi estremi come siccità, incendi e alluvioni. Questo weekend di interventi è dedicato a esplorare le basi scientifiche del cambiamento climatico, a sperimentare soluzioni interattive e a discutere le azioni concrete che possiamo intraprendere per adattarci e mitigare gli impatti futuri. Venerdì: Inizieremo esplorando le basi fisiche del cambiamento climatico. Capiremo i meccanismi che stanno dietro all’aumento delle temperature, l’innalzamento del livello del mare e i cambiamenti nei modelli climatici, con un focus particolare sugli impatti nel Mediterraneo. Sabato: La giornata sarà dedicata a un’attività coinvolgente. Giocheremo insieme a ClimarisQ (https://climarisq.ipsl.fr/it/), un gioco interattivo che simula decisioni politiche e sociali di fronte a scenari climatici futuri. Questa attività ci aiuterà a riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte e sull’importanza di una governance climatica efficace. Domenica: Concluderemo discutendo di adattamento al cambiamento climatico. Esamineremo strategie concrete per mitigare i rischi e adattare le nostre comunità ai nuovi scenari climatici, condividendo esperienze e soluzioni pratiche applicabili a livello locale e regionale.