24/07/24 ore 9.30 / C'è phronesis oltre il lavoro? ex Convento dei Minimi
Il mestiere di vivere (bene). Grammatica del lavoro e pratiche di vita buona in Aristotele
Il contributo mira ad esplorare le diverse articolazioni della nozione di lavoro in Aristotele, a partire dallo scandaglio di termini greci quali ἔργον, πόνος, ἀσχολία, provando a ricostruire i frames teorici e gli scenari di riferimento di tali nozioni.
Accanto all’approfondimento della nozione di lavoro (che da un lato si configura come penosa necessità e, dall’altra, come occasione di pienezza e di realizzazione dell’umano) all’interno della riflessione dello Stagirita, il contributo, schematicamente, si articolerà nei seguenti passaggi: 1. L’esame del nesso tra lavoro e tempo libero (ἀσχολία e σχολή); 2. Il rapporto tra il lavoro e la tecnica; 3. Il lavoro nel crocevia tra produzione e prassi; 4. L’intreccio tra lavoro e φρόνησις nella realizzazione della vita felice come “opera d’arte”.
Arianna Fermani insegna Storia della filosofia antica all'Università di Macerata. Con Fortunato Maria Cacciatore è direttrice della Scuola di altra formazione in filosofia "Mario Alcaro", organizzata da Scholé nelle Scuole Superiori, ed è membro del comitato di direzione della Scuola estiva di altra formazione in filosofia "Remo Bodei". Il suo maggiore campo di interesse è il pensiero greco, in particolare la linea socratico-platonica e poi soprattutto la filosofia aristotelica. Nell'ambito di questa ricerca ha tradotto per Bompiani (2008) le tre Etiche dello Stagirita. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Concedetemi di diventare bello dentro. Viaggio alato nel Fedro di Platone (2024), la curatela del volume Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà (2024), Equità e giustizia dal volto umano. Aristotele fra nomos e physis (2023).